Conversazione #5

Mercoledì 15 febbraio 2023 - ore 17.30

CIÒ CHE LA GUERRA SEMINA. L’IMPATTO DI LUNGA DURATA DELLA GUERRA SUL TERRITORIO.

Cib5_locandina application/pdf (199,10 kB)

Si dice che la guerra semina morte. Nell’immediato. Ma la guerra semina anche altro, che penetra il terreno e vi rimane a lungo: mine, bombe, agenti chimici o elementi radioattivi fuoriusciti dagli armamenti o fuoriusciti da ciò che viene distrutto. Tali semi produrranno morti in futuro o comunque non permetteranno la vita sui quei territori. In alcune zone della prima guerra mondiale si stanno ancora raccogliendo le bombe disseminate nel terreno.

La guerra, dunque, non può mai essere pensata solo al presente o all’imminente futuro, né può essere scordata una volta finita. È necessario tener sempre presente come essa perdura anche a pace firmata e ai danni futuri che potrà produrre.

Se il lavoro quotidiano per bonificare questi territori è svolto da artificieri e sminatori, quale ruolo è pensabile per l’ingegneria al fine di restituirli alla vita?

Intervengono: Paolo Busoni (Università di Pisa), storico militare, e Roberto Mezzalama, esperto ambientale, autore de Il clima che cambia l'Italia (Einaudi 2021).

Modera: Rajandrea Sethi (Politecnico di Torino).

La Conversazione potrà essere seguita: