Conversazioni #2
Lunedì 12 febbraio 2018 - ore 17:30 - 19:30
Seconda "Conversazione": Lunedì 12 febbraio 2018 - ore 17:30 - 19:30 (c/o Sala Consultazione della Biblioteca Centrale di Ingegneria) - “Antropocene o Capitalocene”
Relatori: prof. Emanuele Leonardi, docente dell’Università di Coimbra (Portogallo) e prof. Gian Vincenzo Fracastoro, Università di Torino
Il capitalismo non ha un regime ecologico, ma è un regime ecologico, cioè un modo specifico di organizzare la natura. Questa affermazione del docente alla Binghamton University Jason W. Moore costituisce una guida del tutto diversa da quella abituale per guardare alla cosiddetta questione ambientale. Quest’ultima è pensata, solitamente, come una conseguenza possibile del capitalismo ed invece è una sua dimensione costituiva, nel senso che il capitalismo si fonda sulla subordinazione della natura, umana ed extra-umana, alle necessità della produzione e accumulazione di ricchezza.
È questa una delle tesi fondamentali dello stesso Jason W. Moore analizzati nel libro Antropocene o Capitalocene.
Scenari di ecologia-mondo nella crisi planetaria.
Non siamo di fronte, infatti, ad un concetto condiviso in modo unanime tra gli studiosi e le studiose, neanche nell’ambito della geologia. Se è vero che l’«Antropocene» è la parola che indica l’epoca caratterizzata dal predominio dell’azione umana sul pianeta, cioè l’epoca in cui le influenze antropiche si impongono «su composizione e funzioni del sistema-Terra e delle forme di vita che lo abitano», è anche vero che questa parola non chiama le cose con il proprio nome. (concetto di Antropocene, coniato dal microbiologo Eugene Stoermer negli anni Ottanta del XX secolo e reso celebre dal Nobel per la chimica Paul Crutzen a partire dal 2000 (Crutzen e Stoermer 2000).
Moderatore: prof. Angelo Tartaglia del Politecnico di Torino; coordinamento a cura di Tamara Bellone e Paola Procacci, DIATI.