Conversazioni #9

Venerdì 7 maggio 2021

“ANASSIMANDRO, PRIMO CARTOGRAFO (ALTRO CHE FILOSOFO!)”

Locandina application/pdf (242,02 kB)

Interventi: Livio Rossetti, filosofo (Università di Perugia) e Alberto Cina (Politecnico di Torino)

Modera: Luca Grecchi (Università Milano Bicocca)

Anassimandro (Mileto, 610 a.C. circa – 546 a.C. circa) ritiene che la Terra galleggi libera nello spazio senza cadere e senza bisogno di essere sostenuta da qualcosa: si tratta di una rivoluzione cosmologica, e secondo diversi studiosi (il filosofo della scienza Karl Popper e di recente il fisico Carlo Rovelli) di una delle origini del pensiero scientifico occidentale. Anassimandro, come gli altri filosofi presocratici, si occupò della natura e del cosmo, e in particolare del principio della natura, vale a dire della causa prima, fondamento della molteplice realtà.
La Geodesia e la Cartografia hanno origini antiche, ricollegabili alla Astronomia e alla Matematica, e i cartografi riconoscono
in talune riflessioni di Talete ed Anassimandro, le basi della loro disciplina: Talete misurò l’altezza della piramide di Cheope con una misura indiretta, confrontando l’ombra di un bastone con l’ombra della piramide. E Anassimandro redasse
la prima carta dell’Ecumene, rappresentando le terre che si sapevano abitate sul piano.