Geografie della guerra, geografie della pace
Nel 1976, Yves Lacoste, un importante geografo francese, pubblicava un libro il cui titolo, tradotto in italiano, suonerebbe come La geografia: serve innanzitutto a fare la guerra, in cui si dichiarava chiaramente l’origine strategica dei saperi geografici e cartografici.
Ma se la geografia e la cartografia sono servite e servono tuttora innanzitutto a fare la guerra e a organizzare i territori per meglio controllare le masse umane, possono anche servire per costruire la pace?
I due interventi di questa Conversazione in Biblioteca affronteranno questi temi discutendo del ruolo della cartografia per il colonialismo, ma anche della possibilità di “geografie per la pace” e di “geopolitiche pacifiche”.
Intervengono: Federico Ferretti, geografo, professore all'Università di Bologna, Tamara Bellone, geomatica, già Professoressa del Politecnico di Torino
Modera: Paolo Dabove (Politecnico di Torino).
Tutte le informazioni per poter partecipare sono disponibili su:
www.diati.polito.it/focus/conversazioni_in_biblioteca/settimo_ciclo/7