"SAPERI DELLA GUERRA, SAPERI DELL'INGEGNERIA"
Secondo incontro del settimo ciclo delle CONVERSAZIONI IN BIBLIOTECA promosse dal DIATI
Non si può pensare lo sviluppo dell’ingegneria, in quanto disciplina insegnata nei politecnici, senza la guerra.
È in gran parte per esigenze militari che si costituisce e si formalizza il sapere ingegneristico nel 18°e 19° secolo, che poi verrà tradotto e grandemente esteso per rispondere ad esigenze civili. L’ingegneria, dunque, che nasce in primis come sapere della guerra e per la guerra.
La guerra, d’altra parte, lungi dall’essere una manifestazione della ignoranza umana, come spesso viene dipinta, richiede, genera e mobilita saperi, conoscenze, competenze, tra cui quelle dell’ingegneria. La guerra, dunque, come dispositivo epistemico.
Questo intreccio tra guerra e ingegneria, all’origine di molte delle nostre conoscenze e delle nostre tecnologie, non può, in particolare oggi, non essere preso in considerazione e discusso. Soprattutto se si vuole, invece, capire quale può essere il contributo dell’ingegneria alla pace.
Con questa Conversazione si entra nel vivo del ciclo di Conversazioni in Biblioteca di quest’anno, che avranno come tema la guerra, ponendo le basi per una riflessione che interrogherà il possibile contributo dei saperi dell’ingegneria, e in particolare quella dell’ambiente e del territorio, nonché di altre discipline, per la pace.
Interventi: Vittorio Marchis (Politecnico di Torino), ingegnere e storico della tecnica, e Federico Montanari (Università di Modena e Reggio Emilia), sociologo e semiologo.
Modera: Alvise Mattozzi (Politecnico di Torino).
Tutte le informazioni per poter partecipare sono disponibili su: www.diati.polito.it/focus/conversazioni_in_biblioteca/settimo_ciclo/2
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