Categoria: Avvisi
Stato: Corrente

Acqua, energia e sostenibilità in alta quota: trenta studenti coinvolti nella Challenge promossa dal CAI

Proseguono le attività studentesche della Challenge promossa dal CAI – Club Alpino Italiano e dal Politecnico di Torino nell’ambito dell’Ecosistema dell’Innovazione Nord Ovest Digitale e Sostenibile, Spoke 4 - Montagna digitale e sostenibile, finalizzata allo sviluppo di soluzioni ingegneristiche innovative per l’immagazzinamento, il trattamento e il riuso dell’acqua e per la produzione e gestione dell’energia nei rifugi di montagna.
Un gruppo di studenti insieme alle docenti Stefania Tamea e Cristina Archer e ai responsabili del CAI ha effettuato un’uscita di due giorni al rifugio Toesca, situato in Valle di Susa, località Pian del Roc. L’uscita ha consentito di prendere visione diretta degli aspetti tecnici trattati nelle lezioni ma anche di vivere in prima persona la specifica realtà dei rifugi alpini.
La piovosa giornata non ha rallentato il gruppo e gli studenti hanno affrontato la salita al rifugio con entusiasmo. I colloqui in rifugio con i gestori e con i responsabili del CAI in un ambiente decisamente meno formale delle aule accademiche sono stati uno strumento indispensabile per completare la formazione e l’arricchimento personale del gruppo.

La sfida
All’invito della Challenge hanno risposto quasi cento studenti del Politecnico, molti e molte delle quali già con la passione per la montagna ed altri con la forte volontà di avvicinarsi a questa realtà che in Piemonte ci accompagna con la splendida cerchia di montagne che ci circonda. Trenta sono stati selezionati per seguire questo percorso che li porterà, suddivisi in gruppi di lavoro, a proporre soluzioni, metodi e tecnologie per rispondere ai problemi dettati dal contesto specifico dei rifugi alpini, in particolare concentrandosi sull’acqua e sull’energia. Questi temi presentano sfide e complessità sia per il reperimento sia per l’uso delle risorse, resi ancora più complessi nello scenario delineato dai cambiamenti climatici, che sono anche più evidenti in alta montagna.
La proposta di soluzioni ingegneristiche innovative per l’immagazzinamento, il trattamento e il riuso dell’acqua e per la produzione e gestione dell’energia è un passaggio fondamentale per una gestione dei rifugi più efficiente, sostenibile, e resiliente ai cambiamenti climatici.

Il percorso
Il percorso di formazione iniziale (20 ore) a cura dei docenti del Politecnico di Torino si è svolto con un inquadramento del tema da parte dei coordinatori del percorso, i professori Stefania Tamea e Daniele Peila, a cui hanno fatto seguito due seminari tenuti da esperti del CAI Torino con la descrizione di cos’è un rifugio alpino e quali sono le criticità che il CAI si trova ad affrontare, illustrati anche con la discussione di casi studio rilevanti. La tematica delle soluzioni architettoniche e strutturali dei rifugi alpini è stata inquadrata dal professor Roberto Dini mentre il professor Stefano Ferraris ha illustrato l’impatto dei cambiamenti climatici sull’ambiente montano. Il tema dell’energia ha preso avvio da una lezione del professor Enrico Fabrizio che ha presentato i temi della domanda e della gestione dell’energia e della produzione di energia solare mentre il professor Davide Poggi ha illustrato i temi della produzione idroelettrica e la professoressa Cristina Archer quelli della produzione con pale eoliche. La gestione ed il trattamento delle acque reflue e la potabilizzazione sono stati infine affrontati rispettivamente dai professori Vincenzo Riggio e Alberto Tiraferri.

Dopo la fase di formazione/informazione iniziale, gli studenti suddivisi in gruppi multidisciplinari e con il supporto di mentors qualificati, proporranno idee e soluzioni per la sfida che è stata lanciata. Nel percorso sono anche previste uscite didattiche presso rifugi di bassa e alta quota, pensate e strutturate in modo da consentire agli studenti di vedere e “toccare con mano” gli aspetti che sono chiamati ad affrontare.