“Tecnopoli contadine: tentativi di dialogo tra società, ambiente e tecnologia”
Tredicesimo incontro del sesto ciclo delle CONVERSAZIONI IN BIBLIOTECA promosse dal DIATI
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una costante crescita del legame tra agricoltura e tecnologia, specialmente per quanto riguarda l’agricoltura di precisione e la digitalizzazione dei processi agricoli.
L'industria biotecnologica ha strategie comuni in agricoltura e sanità: basti pensare alla medicina di precisione e alle terapie avanzate.
I futuri laureati si dovrebbero interrogare sul proprio ruolo, sulle finalità sociali, sulla comprensione dell'intervento sui viventi. Nello stesso tempo occorrerebbe un allargamento della comunità scientifica nei processi di concezione della tecnologia. Infatti, secondo alcuni epistemologi, la scienza tradizionale,
“normale”, può operare con buoni risultati finché i livelli di incertezza sono limitati e gli interessi coinvolti sono bassi. Invece, nei contesti in cui i livelli di incertezza sono alti e soprattutto alti gli interessi in gioco, il paradigma scientifico tradizionale potrebbe produrre semplificazioni del discorso, anche mediante assunzioni culturali condizionate da interessi, che potrebbero rendere inaffidabili i risultati e negativi, quando non disastrosi, i loro effetti: sarebbe utile la raccolta di maggiori informazioni per assumere decisioni sagge che tengano conto di tutte le prospettive legittime, in nome del principio di precauzione.
Intervengono: Roberto Schellino, perito agrario e contadino di montagna (Associazione Rurale Italiana) e Walter Franco (Politecnico di Torino)
Modera: Alessandro Monchietto, filosofo (Università degli Studi di Torino).
Tutte le informazioni per poter partecipare sono disponibili su:
https://www.diati.polito.it/focus/conversazioni_in_biblioteca/sesto_ciclo/13
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