SPAZIO E TEMPO IN PSICOANALISI E FISICA

Incontro organizzato dal DIATI insieme all'Istituto Psicoanalitico di Orientamento Lacaniano di Torino

Il problema dello spazio e del tempo ha da sempre suscitato le domande di filosofi e scienziati, psicologi e artisti.
Sant’Agostino diceva a proposito del tempo: “Se nessuno me lo chiede, so cos’è, ma se qualcuno me lo chiedesse non saprei come rispondere”.
Se Newton era sostenitore dello spazio e del tempo assoluti, e Kant riteneva spazio e tempo forme a–priori, due grandi teorie scientifiche rivoluzionano i concetti di spazio e tempo: la relatività di Einstein e la meccanica quantistica.
Nello stesso periodo Freud scrisse: “I processi del sistema inconscio sono atemporali, e cioè non sono ordinati temporalmente, non sono alterati dal trascorrere del tempo, non hanno insomma alcun rapporto col tempo”.
Un ricordo anche banale può restare invariato nel tempo, un sogno o un incubo può ripetersi in modo continuativo. L’inconscio, infatti, è un elemento completamente paradossale.
Secondo Matte Blanco l’inconscio freudiano rappresenta, accanto ai paradossi di Zenone e al concetto matematico di infinito, uno scandalo per il principio di non contraddizione.

Interverranno:

• Marie Hélène Brousse, psicoanalista
• Angelo Tartaglia (Politecnico di Torino)

• Locandina (291 KB)