Categoria: Seminari e Convegni
Stato: Archiviata
22 marzo 2018

L’ACQUA CHE (NON) MANGIAMO

ore 15,00 – aula magna – Campus Einaudi Torino

CONVENGO IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA

Secondo la FAO più del 70% delle risorse idriche mondiali viene destinato all’agricoltura e
agli allevamenti; per sottolineare questo nesso la FAO lanciò lo slogan “il mondo ha sete
perché ha fame”.

Il cibo “nasconde” dunque in sé un’immensa quantità d’acqua e tuttavia in misura assai
disomogenea: se per produrre un chilo di mele occorrono 822 litri d’acqua, un chilo di
carne di manzo ne richiede 15.400.
La disponibilità di risorse idriche viene quindi fortemente influenzata dalle nostre scelte
alimentari, così come dalla nostra capacità di ridurre gli sprechi alimentari; ma quanti fra di
noi ne sono consapevoli? E quanti sanno che il commercio internazionale degli alimenti
genera flussi idrici che possono aggravare stress idrici nei paesi di produzione sottraendo
l’acqua ad usi umani? E quanti si rendono conto che le crisi idriche generano a loro volta
imponenti fenomeni migratori? Una prima risposta è arrivata da “Young people & Water”,
indagine statistica focalizzata sulla percezione dell’acqua nel mondo giovanile e realizzata
da "Una Buona Occasione" (www.unabuonaoccasione.it) in collaborazione con l’Università
di Torino – Dipartimento di Statistica.

Per informazioni, Regione Piemonte, Settore Tutela dei consumatori, Tel. 011 4323496