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L’alluvione spiegata dagli studenti del Politecnico di Torino

Quanto è stata grave l’alluvione che ha colpito il Piemonte a fine novembre? Se consideriamo la gravità come parametro legato al numero di vittime, in questa occasione il bilancio è stato minimo. Tuttavia l’evento è stato di notevole rilevanza.
Al Politecnico di Torino, gli studenti di laurea magistrale che seguono il corso di Idrologia tenuto dal Prof. Pierluigi Claps hanno potuto lavorare su dati reali per provare a rispondere a questa domanda, grazie agli studi pubblicati dall’Ateneo e ai dati forniti da ARPA Piemonte. I risultati dell’applicazione svolta dagli studenti mostrano che sul fiume Chisone e sul Po ai Murazzi si sono verificati valori massimi di portata che hanno probabilità di accadimento tra 1/70 e 1/60 su base annua. Considerando che i valori limite assunti dall’Autorità di bacino del fiume Po per la progettazione delle opere di difesa dalle piene sono relativi a probabilità di accadimento pari a 1/200 su base annua, possiamo concludere che si è trattato di un evento importante, ma non estremo!
La possibilità di lavorare su eventi in corso e su dati metereologici forniti in tempo reale, su cui ARPA Piemonte è particolarmente all’avanguardia grazie al suo Geoportale, è stata sicuramente un’ottima opportunità che il Politecnico ha messo a disposizione dei propri studenti per un’applicazione pratica delle nozioni acquisite in aula.

Sempre sul tema è disponibile l’intervista al Prof. Claps durante il servizio di TGR Leonardo del 25 novembre dedicato alla pulizia degli alvei dei fiumi piemontesi (dal minuto 05:00)