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Martedì 10 dicembre 2019 - Ore 18,00

Addio ai ghiacci

Accademia delle Science, Sala dei Mappamondi – Via Accademia delle Scienze, 6

Presentazione dell’edizione aggiornata del libro “Addio ai ghiacci” di Peter Wadhams, Emeritus Professor dell’Università di Cambridge e Visiting Professor presso il Politecnico di Torino. Il Prof. Wadhams dialogherà con Gabriele Beccaria e con il Rettore del Politecnico di Torino, prof. Guido Saracco.
L’incontro è a ingresso libero fino a esaurimento posti.

IL LIBRO - Il Polo si sta inesorabilmente sciogliendo. È un fatto col quale dobbiamo confrontarci. Lo scioglimento dei ghiacci è andato aumentando drammaticamente negli ultimi trent’anni. E i ghiacci del Polo sono la cartina al tornasole dello stato di salute del clima del pianeta e tanto più diminuiscono, tanto meno calore viene riflesso verso lo spazio dal loro candore, peggiorando ulteriormente la situazione in un circolo vizioso. L’accelerazione del fenomeno è impressionante, ma le autorità politiche non sembrano aver ancora realizzato l’enorme pericolo che ciò comporta , ovvero che il destino dell’Artico è la miccia che potrebbe innescare una spirale che finirebbe col coinvolgere il mondo intero.
Addio ai ghiacci, uscito per la prima volta nel 2017 e ora aggiornato agli ultimissimi dati, contiene tutti i fatti incontrovertibili dell’evidenza scientifica, minuziosamente raccolti, spiegati e argomentati in maniera estremamente comprensibile per chiunque: non dà scampo. È un appello accorato e competente che non deve cadere nel vuoto.

L’AUTORE - Peter Wadhams (1948) è uno dei massimi esperti a livello mondiale di ghiaccio marino e degli oceani polari. Ha diretto lo Scott Polar Research Institute di Cambridge dal 1987 al 1992 ed è stato docente di Fisica degli oceani e a capo del Polar Oceans Physics Group nel Dipartimento di Matematica applicata e Fisica teorica (DAMTP) dell’Università di Cambridge dal 1992 al 2015. Ha condotto oltre cinquanta spedizioni polari di ricerca sul campo, compresi sei viaggi in sottomarino al Polo Nord, e ha svolto la sua ricerca da campi provvisori sul ghiaccio, aerei, elicotteri e con veicoli autonomi sottomarini telecomandati. Ha ricevuto finanziamenti per la sua ricerca dall’Unione Europea, dall’Office of Naval Research degli Stati Uniti, e da molte altre agenzie pubbliche e private. Ha ricevuto il Premio W.S. Bruce della Royal Society di Edimburgo, la Medaglia Polare da Sua Maestà la Regina Elisabetta II e il Premio Italgas per le Scienze Ambientali.
Attualmente è Visiting Professor presso il Politecnico di Torino, dove è titolare del corso di dottorato “Polar oceans and global climate change”. Ha trascorso periodi come docente negli Stati Uniti, in Giappone e in Francia. È membro della Royal Geographical Society, dell’Accademia Finnica e dell’Arctic Institute of North America.