Conversazioni #5

Lunedì 20 gennaio 2020 - ore 17:30 - 20:15

“Musica e Filosofia: Passare il segno. Avventure nella notazione musicale”

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Quinta "Conversazione" del 4° ciclo - Politecnico di Torino Corso Duca degli Abruzzi, 24 - Aula 8

Interventi:

il Maestro Giampaolo Pretto, Orchestra Filarmonica di Torino

il filosofo Carlo Serra, Università della Calabria

Modera: Angelo Tartaglia, Politecnico di Torino

Il segno musicale, inteso sia come notazione che come stile compositivo impresso dagli autori al loro pensiero nella forma di una partitura, comporta per il musicista che esegue il pezzo problemi di interpretazione. Il suono scritto nasce per l’Occidente nell’antica Grecia e collega Musica e Matematica; per i pitagorici il numero è reale e così ne discende che il suono scritto collega anche Musica e Metafisica. Ma il suono non è solo suono scritto: è anche suono percepito. Il suono percepito è legato alle impronte sonore che si staccano dai corpi in vibrazione. Questo modello sonoro è materico ed ha il carattere di massa sonora, tanto che, quando vogliamo descrivere il suono, usiamo aggettivi legati alla dimensione pratico-tattile (suono duro, morbido, legnoso, metallico, ruvido, e così via, secondo differenti integrazioni immaginative).