Conversazioni #9

Venerdi 12 giugno 2020, ore 17:30 - ONLINE Sulla piattaforma Virtual Classroom del Politecnico (BBB)

“L'Intelligenza Artificiale è neutra?”

Locandina application/pdf (999.42 kB)

Nona "Conversazione" del 4° ciclo

Interventi:

Michela Meo (Politecnico di Torino)

Shalini Kurapati (Politecnico di Torino

Modera: Arianna Montorsi (Politecnico di Torino)

Le ricercatrici sono in numero inferiore ai ricercatori nel campo delle nuove tecnologie digitali, e quindi anche nel settore dello sviluppo dell' Intelligenza Artificiale. Tale asimmetria trasferisce la realtà sociale con i suoi pregiudizi razziali e di genere nell’universo digitale. Il machine learning accede a grandi volumi di dati, che provengono dal mondo reale, dalle idee, dai testi, dalle immagini, dalla cultura dominante, per poi essere organizzati ed elaborati in modo molto più veloce di quanto potrebbero fare gli esseri umani. E questi grandi volumi di dati ripropongono pregiudizi e discriminazioni. Tali pregiudizi sono a volte inconsapevoli, ma quando entrano nel mondo digitale divengono ancora più pericolosi, in quanto assurgono a verità oggettive e quindi “neutrali”. Infatti macchine ed algoritmi non solo riproducono i rapporti sociali e di potere della società capitalistica, ma li rendono più forti in quanto si afferma siano basati sulla verità dei presupposti matematici, fisici e statistici, confondendo in tal modo i mezzi con i prodotti, realizzati pur sempre da uomini (in genere bianchi) ed in mano ai colossi delle nuove tecnologie, le grandi multinazionali del Web.
L’Intelligenza Artificiale si basa sul mito occidentale (da Cartesio in poi) della separazione tra corpo e mente nell’essere umano e sulla superiorità della mente?
O invece crea un inconscio artificiale che la mente umana deve utilizzare con consapevolezza attraverso l’uso della ragione?